L’esperienza scout rappresenta un’importante opportunità di crescita personale e sociale per i giovani. Grazie ai valori che vengono trasmessi, come l’impegno, la solidarietà e il rispetto per il prossimo, gli scout diventano adulti consapevoli e responsabili. Questo percorso di formazione insegna loro a prendere decisioni autonome, a lavorare in gruppo e a rispettare le regole, ma anche a mettere in pratica i propri valori nella vita quotidiana. In questo modo, gli scout diventano cittadini attivi e impegnati nella costruzione di una società più giusta e solidale. L’esperienza scout è quindi un’opportunità unica per i giovani di sviluppare le proprie competenze personali e sociali, acquisendo le conoscenze e le abilità necessarie per affrontare le sfide del futuro con fiducia e determinazione.
Gli scout rappresentano una realtà importante nella società contemporanea, poiché portano con sé dei valori fondamentali che sono alla base dell’impegno che contraddistingue il loro agire. Tra questi valori, spiccano la lealtà, la responsabilità, la solidarietà e l’impegno sociale. Essi credono nell’importanza di vivere secondo principi etici e morali, di rispettare gli altri e di prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo. In una società come quella odierna, in cui spesso prevalgono l’egoismo e l’individualismo, gli scout rappresentano una speranza per la costruzione di un futuro migliore, in cui i valori della solidarietà e del rispetto reciproco siano il fondamento dell’agire comunitario.
L’impegno degli scout non si limita ad una semplice partecipazione alle attività del gruppo, ma si traduce anche in un forte impegno sociale, attraverso la realizzazione di progetti che mirano a migliorare le condizioni di vita delle persone e dell’ambiente circostante. In sintesi, gli scout insegnano l’importanza dei valori nella società contemporanea, e il loro impegno rappresenta un esempio concreto di come questi valori possano essere messi in pratica per il bene comune.
Al Gruppo Scout di Capodrise l’immobile confiscato alla camorra.
Diventa la base operativa del gruppo Scout di Capodrise l’immobile sito in via San Pasquale a Capodrise confiscato alla camorra. Martedì mattina è stata formalizzata e sottoscritto la convenzione con i responsabili dell’associazione giovanile che potrà da subito usufruire di nuovi ampi spazi. “È una bella soddisfazione veder restituito alla collettività un bene sottratto alla criminalità organizzata” – ha spiegato il sindaco Vincenzo Negro. Intanto è tutto pronto per il prossimo 21 marzo. In occasione della XXVII edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera
Un'occasione unita all’ impegno
L’esigenza di creare tale spazio a Casa Nogaro nasce con lo scopo di denunciare le condizioni ambientali e sociali in cui viviamo, e per la realizzazione di una “casa comune”, in cui sia possibile promuovere le attività caratterizzanti di una serie di enti, locali e non, che rappresentino modelli virtuosi legati allo sviluppo e alla dignità della persona e alla promozione del territorio, ai diritti dell’infanzia e ai diritti delle fasce più deboli.
Oggi “Casa Nogaro” diventa un “luogo aperto e parlante” che si costituisce presidio significativo di educazione e di giustizia, casa per le persone, le associazioni, le istituzioni educative che vogliono incontrarsi e impegnarsi sui valori che sono: la lotta alla criminalità organizzata e al fascismo, la promozione del pacifismo, la difesa ambientale e l’accoglienza.
Casa Nogaro, la villa sequestrata alla camorra diventa sede scout
Oggi la villa viene restituita alla collettività e contiene il Museo sulle migrazioni “Storiemigranti”, la “Piccola biblioteca nonviolenta”, un archivio sui temi del disarmo e della nonviolenza, e uno spazio didattico sulle emergenze ambientali.
I principali inquilini della villa sono i ragazzi dei gruppi scout “AGESCI CASERTA 2”, “AGESCI CAPODRISE 1” e la “Coop. Marco Polo”, dato che negli spazi della villa trova posto anche la sede scout.
Casa Nogaro una struttura fortemente voluta dal Vescovo emerito della Diocesi di Caserta Mons. Raffaele Nogaro, da cui il progetto prende nome e dedicata all’educazione ed alla legalità.
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